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Introduzione

Stampare le proprie immagini a casa è una delle attività fotografiche che preferisco tra tutte e penso che ormai sia diventato davvero il vero obiettivo di ogni mia uscita fotografica. Specialmente la sera quando la città già dorme, con un vinile in sottofondo e un buon calice di vino, stampare è uno dei momenti più rilassanti e appaganti della giornata nel quale posso riconnettermi con i meravigliosi luoghi nei quali ho viaggiato nel corso del tempo.

Se state leggendo queste righe probabilmente o la pensate già come me, o forse state muovendo i primi passi in questo magico mondo. In entrambi i casi sono abbastanza certo siate ben consci che arrivare ad essere davvero appagati di quello che esce dalla stampante a volte è un percorso tortuoso. Per questo motivo oggi voglio parlarvi di DINAX Mirage, un software di stampa che promette di rendere la stampa semplice ed intuitiva, e di trasformare quindi la frustrazione in quell’appagamento senza prezzo. Ci riuscirà? Lo scopriremo presto.

Holder NiSi V7 True Color 100mm

Disclaimer

Per come funziona Mirage sotto il cofano, questo è uno di quegli articoli che potrebbe diventare da nerd all’infinito. Come sempre cercherò di semplificare e rendere intuitivo il tutto, lasciando a voi se di interesse l’approfondimento tecnico di dettaglio. Naturalmente potete come sempre scrivermi a riguardo e sarò felice di aiutarvi ad addentrarvi nella tana del bianconiglio.

Dal computer alla stampante: driver e RIP di stampa

Come ho cercato di spiegarvi in tanti articoli e webinar, il nostro monitor creai i colori che vediamo attraverso il modello colore RGB. Se però aprite il vano cartucce della vostra stampante, vi accorgerete che di cartucce verdi, rosse e blu proprio non ce ne sono perchè il mondo della stampa (domestica) utilizza il modello CMYK che appunto genera i colori mischiando delle “basi” diverse.

Capite dunque che non è proprio banale far si che la stampante ci stampi esattamente quello che vediamo a schermo e che tra i due ci deve esser qualcuno che si accolla l’ingrato compito di convertire e trasferire l’informazione.

Semplificando al massimo, potete pensare che questo passaggio dallo schermo alla stampante può avvenire in due modi: attraverso i driver del costruttore della stampante o attraverso un RIP di stampa.

I driver sono la soluzione più semplice ed ovvia in ambito domestico, in quanto ci si affida all’idea che se ce li fornisce il costruttore della stampante, sicuramente questi saranno accurati per la stampante stessa. È certamente vero, ma purtroppo restano una scatola chiusa, una sorta di iceberg del quale noi possiamo vedere e sfruttare solo la parte emersa, e quindi ad esempio il loro utilizzo per simulare a schermo il risultato atteso di stampa è abbastanza approssimativo specialmente se si utilizzano programmi di terze parti, come Photoshop o Lightroom stessi. Le cose migliorano usando i plug-in di stampa forniti dal costruttore della stampante (come Professional Print & Layout di Canon o Print Layout di Epson), che però poi lasciano minimi margini sulla gestione di tutto il processo di stampa.

Per questo motivo e con una finalità espressamente dedicata al mondo professionale della stampa su grandi formati dove i driver del costruttore sono un limite troppo importante, nascono i cosiddetti RIP (Raster Image Processor) cioè dei software specifici in grado di parlare con la stampante bypassando i driver del costruttore. Nati per un flusso di stampa esclusivamente CMYK, oggi i RIP di stampa si sono evoluti per adattarsi al flusso di stampa RGB adatto a noi fotografi. I RIP di stampa hanno quindi il vantaggio (quando funzionano bene, cosa non scontata) di poter aggiungere funzioni supplementari alla visualizzazione a schermo e alla stampa, permettendo un’analisi davvero qualitativa sul risultato finale atteso.

Di contro hanno il fatto che non tutti i RIP sono adatti (da leggere: sono stati sviluppati) alle nostre stampanti domestiche, e a differenza dei driver gratuiti, sono prodotti a pagamento, e spesso non particolarmente economici visto il grande sviluppo che occorre per realizzarne uno accurato.

Fatta questa (lunga) premessa, oggi parleremo di uno di essi in particolare: DINAX Mirage.

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Pèrchè DINAX Mirage?

DINAX è una azienda tedesca specializzata in soluzioni per la stampa dal 1993. In 30 anni di attività si sono sempre focalizzati in soluzioni di stampa professionale per stampanti a getto d’inchiostro. A differenza di altre software house che hanno sviluppato indipendentemente le loro soluzioni e che spesso si tratta di sole interfacce grafiche modificate per i driver del produttore (quindi non di RIP), DINAX ha creato Mirage puntando al cuore del problema: ottenere stampe perfette, il più semplicemente possibile, superando i vincoli dei dirver di stampa.

Al momento in cui vi scrivo, DINAX Mirage è giunto alla verisone 4.6, e collabora direttamente sia con Canon che Epson. Stiamo parlando quindi di un Software avanzato che non cerca di indovinare come la stampante funziona, ma che ha avuto la possibilità di svilupparsi con l’indispensabile know how messo a disposizione da Espon e Canon stesse.

Solo questo direi che fa venir voglia di metterlo alla prova.

Le diverse versioni di DINAX Mirage

La prima buona notizia è che DINAX Mirage dispone di una versione di prova funzionante senza limiti e compatibile con tutte le stampanti supportate per 14 giorni, tempo più che adeguato per decidere se Mirage fa il caso vostro o meno.

Successivamente, in caso volessimo acquistarlo, dovremo decidere quale licenza acquistare tra le molte a disposizione. Se la scelta della licenza per Canon o Epson è semplice, sono poi disponibili diverse tipologie di licenza e diversi plug-in a seconda della stampante in vostro possesso e del vostro normale flusso di lavoro.

Per darvi un’idea, DINAX Mirage è ad oggi compatibile con decine e decine di stampanti Canon e Espon e sono disponibili diversi plug-in per interfacciarlo ad applicazione terze (come Photoshop e Lightroom ad esempio). La modularità è un assoluto vantaggio poichè il prezzo della licenza sarà sulla base di quello che vi serve, e poichè mi immagino che come me a casa avrete una stampante sola, vi basterà la licenza base (nel mio caso con una Canon PRO-300, la Small Studio Edition) che è quella più economica.

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L’installazione è davvero semplicissima e verrete guidati nell’intero processo. Vi suggerisco di effettuarla tenendo la stampante collegata e accesa, in modo che al primo avvio DINAX Mirage riconosca in automatico la vostra stampante.

Potete lanciare DINAX Mirage sia come applicazione stand alone, sia attraverso il plug-in relativo all’applicazione di editing che usate. Poichè preparo le immagini per la stampa su Photoshop, per me non c’è nulla di più semplice che avviare Mirage da li. Se tuttavia utilizzate una applicazione per cui il plug-in non è disponibile, vi suggerisco di esportare la vostra immagine in un TIFF da 16 bit e poi aprirlo attraverso l’applicazione stand alone di DINAX Miarge.

Il primo utilizzo di DINAX Mirage

Una volta avviato, DINAX Mirage ha una interfaccia decisamente intuitiva.

Possiamo identificare tre aree principali.

In alto troviamo un’area orizzontale di impostazioni sulla stampante. Di fatto qui possiamo selezionare la nostra stampante e la carta su cui andremo a stampare. DINAX Mirage cercherà di individuare automaticamente la stampante, ma se così non fosse abbiamo la possibilità di aggiungerla manualmente dal menu a tendina. La selezione della carta è davvero importante in quanto indispensabile per una corretta previsualizzazione della stampa. Seppur il software disponga di profili precaricati, sul sito DINAX (così come sul sito dei principali produttori di carte) è possibile scaricare dei pacchetti aggiornati di profili ICC da caricare in DINAX Mirage ed avere disponibili per la selezione.

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Ovviamente per ottenere un risultato assolutamente perfetto è consigliabile come sempre creare il proprio profilo ICC e caricarlo in Mirage (ma già con i profili standard vi posso anticipare che i risultati sono incredibilmente soprendenti), operazione che possiamo fare con assoluta semplicità seguendo il partico manuale del software (disponibile anche in Italiano).

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Sempre in questa area orizzontale in alto troviamo altre opzioni, quali la selezione della risoluzione di stampa, la modalità di applicazione del Chroma Optimizer (per le stampanti Canon) e l’accesso alle impostazioni di DINAX Mirage dove poter personalizzare dalla lingua (presente anche l’Italiano) sino ad impostazioni più avanzate sulla gestione del colore e dei profili.

A sinistra invece troviamo una colonna verticale dove sono presenti tre sezioni (“Base”, “Extra” e “Photo”) dove poter andare ad applicare azioni di varia natura sulla base della stampa che vogliamo ottenere e del soft proofing visualizzato.

Qui infatti troviamo varie impostazioni che vanno dall’alimentazione della carta alla stampante, alla gestione del posizionamento dell’immagine sulla carta, fino alla possibilità di applicazione di modifiche estetiche alla foto sulla base della visualizzazione a schermo.

A parte l’ottima selezione di tool nella sezione Photo per rifinire la post produzione pre stampa, molto interessante è la presenza della sezione Color nel pannello Base della sezione Print Color Mode. Da qui possiamo creare facilmente stampe di patch di colori per la creazione dei profili ICC personalizzati quando necessario (attraverso la modalità Profile Creation), e la veloce gestione dell’intento di rendering a seconda dell’immagine in stampa e della carta usata in tutti gli altri casi.

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L’area principale a destra è quella destinata alla visualizzazione dell’immagine così come andrà in stampa. Ed è qui che avviene la magia di DINAX Mirage in quanto quello che visualizziamo è ciò che verrà stampato. Inutile dire che affinchè questo sia vero è assolutamente indispensabile che il vostro monitor sia correttamente calibrato e profilato (ma per fortuna avete tante guide sul mio blog su questo tema!).

In quest’area abbiamo tre possibili visualizzazioni.

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La prima, “Page Preview”, ci permette di focalizzarci sul risultato visivo. Come potete vedere in basso possiamo andare a selezionare alcune interessanti modalità di soft proofing.

La prima è “Simulate Paper White”: ci permette di andare a valutare il punto di bianco della carta. Attenzione: come in tutti i software di soft proofing, vedrete la vostra immagine perdere notevolmente di contrasto o prendere una qualche dominante di colore. Non fatevi ingannare però: l’unica valutazione da effettuare qui è quanto l’immagine vi sembra luminosa! (ricordate che un monitor emette luce ed ha un alto contrasto rispetto ad una carta che ha un contrasto inferiore e riflette la luce..e qui si cerca di simulare proprio questo). Per valutare una eventuale variazione cromatica introdotta dalla carta, semplicemente deselezionate questa opzione.

Altra opzione di visualizzazione è data dal “Gamut Warning” che ci permetterà di vedere tramite una colorazione grigia sull’immagine (personalizzabile nel colore che volete) quali colori sono fuori gamut della carta selezionata sulla stampante in uso (nota: quanti, non di quanto). Questo è indispensabile per effettuare la corretta selezione dell’intento di rendering.

Show Information” ci permette di visualizzate eventuali avvisi di risoluzione o ritaglio, quindi se non visualizziamo nulla una volta spuntato il box, meglio così. “Split View” infine ci permette di dividere l’immagine in due aree e visualizzare con impostazioni diverse. Semplicemente attivandolo e senza cambiare nulla, ci permette di vedere a sinistra l’immagine originale e a destra l’immagine con tutte le selezioni applicate su DINAX Mirage, e vedere così le differenze tra immagine così come la abbiamo pensata a schermo e immagine attesa in stampa, per poter applicare le nostre correzioni finali. Questa funzione è davvero formidabile perchè semplifica all’infinito il flusso di lavoro! Possiamo anche confrontare due profili di carta diversi per vedere quale meglio si adatta alla specifica immagine, e questo semplicemente selezionando i profili ICC dai menu a tendina che si attivano sopra l’immagine. In una parola sola: FANTASTICO.

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La sezione “Print preview” ci permette di vedere visivamente come l’immagine viene posizionata sul foglio di carta. La visualizzazione è verticale poichè ci da l’orientamenti di stampa, e questo è molto utile se stampiamo su rotoli o se stampiamo più immagini sullo stesso foglio. Fantastica la possibilità di trascinare l’immagine dove vogliamo, e se abbiamo una sola immagine da stampare e vogliamo averla al centro, sempre trascinando l’immagine, DINAX Mirage ci avviserà quando è perfettamente centrata.

Poichè DINAX Mirage è compatibile con una moltitudine di stampanti, in quest’area potrete trovare eventuali altre modalità specifiche legate alla stampante in uso.

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L’ultima sezione chiamata “Pixel-Exact Preview” ci permette di fare una visualizzazione accurata alla risoluzione di stampa di ciò che stamperemo. Qui viene visualizzata un’anteprima esatta e precisa al pixel dell’immagine da stampare, comprese tutte le impostazioni di gestione dell’immagine e del colore.

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A questo punto, quando abbiamo selezionato tutte le impostazioni desiderate ed effettuate le correzioni all’immagine sulla base del soft proofing visualizzato, siamo pronto per mandare la nostra immagine in stampa semplicemente premendo in basso a destra “Print”.

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I risultati di stampa con DINAX Mirage

Chi ha provato a stampare sa perfettamente che per arrivare a buoni risultati occorrono davvero tanti “esperimenti”, e così è stato per me. Le stampe che ho prodotto sino ad oggi sono sicuramente per me un punto di arrivo in termini di qualità, ma questo richiede per ogni stampa un (bel) po’ di lavoro e tanta esperienza per cercare di prevedere cosa la stampante farà.

Non c’è altro modo di dirlo: DINAX Mirage mi ha lasciato onestamente a bocca aperta, poichè il soft-proofing visualizza a schermo veramente quello che poi vedo in stampa.

Ho provato a mandare in stampa le stesse immagini con la stessa preparazione iniziale con DINAX Mirage e con Canon Professional Print & Layout: i risultati con DINAX Mirage sono subito una corrispondenza 1:1 con quanto visualizzato a schermo, senza bisogno di ulteriori hard-proof di stampa.

Anche nelle carte cotone che amo tanto si riescono ad ottenere facilmente (finalmente) neri profondi, e chi stampa su queste carte sa bene la difficoltà della cosa.

I colori sono sempre intensi, e viene davvero sfruttato tutto il gamut della carta.

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Video dimostrativo di una stampa

E’ chiaro che a parole e immagini statiche è difficile domostrarvi la bontà di DINAX Mirage, e per questo motivo questa volta vi ho preparato un video per farvi vedere quanto è facile utilizzarlo e per mettervi subito in condizioni di provare voi stessi al meglio.

Conclusioni

Credo che DINAX Mirage sia il software di stampa che stavo cercando da diversi anni e che per qualche motivo trovo solo ora.

Se i driver di stampa forniti con la nostra stampante sono sicuramente un buon modo per avvicinarsi a questo meraviglioso mondo, il passo successivo non credo sia quello di utilizzare applicazioni terze che alla fine si basano sempre sui driver del costruttore, ma passare a un RIP di stampa come DINAX Mirage.

Sviluppato in tanti anni, oggi DINAX Mirage ci permette veramente di ottenere in stampa quello che visualizziamo a schermo.

DINAX Mirage non è il prodotto miracoloso che ci permette di dimenticare tutte le buone norme e nozioni di gestione del colore che vanno dalla corretta calibrazione e profilazione del monitor alla giusta selezione dei profili colore fino alla preparazione finale dell’immagine (per cui vi ricordo che se siete interessati potete prenotare delle lezioni individuali QUI), ma ci permette davvero di avere un soft-proofing preciso, che ci permetterà di evitare infinite prove di stampa con consumi di carta e inchiostro.

Certo non sitratta di un software gratuito, ma se amate stampare, sicuramente recupererete l’investimento in carta e inchiostro risparmiati, oltre che in tempo. Inoltre DINAX Mirage è come vi dicevo disponibile per un periodo di prova gratuito di 14 giorni che vi permetterà di saggiarne le potenzialità senza limitazioni, per poi poter acquistare la licenza della sola stampante che vi interessa.

Insomma, per quanto mi riguarda DINAX Mirage è promosso a pieni voti e sarà sicuramente il mio compagno di stampa per molto tempo a venire!