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Introduzione
La scelta di un nuovo monitor fotografico è sempre un’operazione delicata. Da un lato abbiamo il nostro budget, mentre dall’altro abbiamo decine di monitor che promettono caratteristiche e funzionalità all’avanguardia di cui spesso non sappiamo nemmeno se necessarie per noi. In questo sconfinato oceano che contrappone per prodotti low cost con dubbie incredibili caratteristiche a prodotti ormai tecnologicamente superati a prezzi fuori mercato, BenQ per me rappresenta sempre un porto sicuro.
Con un impegno costante nello sviluppo di nuovi prodotti e con un orecchio teso alle richieste dei suoi clienti, BenQ ha rilasciato due nuovi monitor: il BenQ SW272Q e il BenQ SW272U. In questo articolo andrò a condividere con voi le mie impressioni del nuovo BenQ SW272U.

Le caratteristiche di un buon monitor fotografico
Prima di iniziare voglio condividere con voi ancora una volta quelle che sono per me le caratteristiche irrinunciabili quando vado a scegliere un monitor. Poichè sono un fotografo, ovviamente il tutto riflette le mie necessità di post produzione, pubblicazione online e stampa fotografica.
Come vi ho già condiviso più volte, ritengo che le caratteristiche che dobbiamo davvero tenere sott’occhio siano almeno 5:
- Tecnologia: per i fini di editing che abbiamo è importante avere un monitor IPS. IPS significa “In Plane Switching” e in altre parole significa che la saturazione e contrasto non varia al variare dell’angolo con cui guardo lo schermo. Con un qualunque monitor non IPS, qualunque correzione effettuiamo alla nostra immagine sarà vincolata dalla posizione esatta con cui stiamo guardando lo schermo.
- Gamut. Il nostro monitor deve essere in grado di riprodurre il maggior numero di colori possibile. Questo capacità viene definita dal cosiddetto Gamut (in realtà sarebbe da considerare anche la Gamma ma la stessa non concorre nella scelta di un monitor a meno di parlare di prodotti classificabili vintage). In ambito fotografico è non solo essenziale che il monitor copra il 100% dello spazio colore sRGB (indispensabile per le nostre pubblicazioni online), ma deve riuscire a coprire quanto più possibile lo spazio colore Adobe RGB per permetterci di gestire al meglio anche la stampa, sia che ci affidiamo a laboratori esterni o online, sia che stampiamo a casa.
- Uniformità. Una volta definito quanti colori possono essere riprodotti dal nostro monitor è necessario che gli stessi siano riprodotti (correttamente e) uniformemente su tutto il pannello e senza variazioni di luminosità, contrasto o colore nelle differenti aree che lo compongono.
- Contrasto. Spesso trascurato, è un parametro essenziale per avere una perfetta riproduzione della nostra immagine soprattutto se siamo interessati anche alla stampa. In un monitor IPS è bene che lo stesso sia intorno a 1000:1
- Calibrazione: deve essere possibile effettuare una calibrazione hardware attraverso LUT per ottenere valori di DeltaE inferiori a 2 e fedeltà assoluta nella riproduzione dei colori.
Rimangono poi caratteristiche che sono davvero soggettive, quali la dimensione del pannello e la risoluzione. In questa recensione parleremo nello specifico del BenQ SW272U e pertanto questi due parametri sono fissati.

Caratteristiche principali del monitor fotografico BenQ SW272U
Il monitor BenQ SW272U, essendo stato sviluppato per gli amanti della fotografia, centra in pieno le caratteristiche di cui parlavamo poco fa.
Partiamo dal fatto che si tratta di un monitor IPS con retroilluminazione LED che ci garantisce una visualizzazione ottimale con un angolo fino a 178°: per questo motivo saremo più che confidenti che il risultato visivo non sarà dipendente dalla posizione con cui guardiamo lo schermo
Per quanto riguarda il Gamut, il BenQ SW272U ci garantisce una copertura 100% dello spazio sRGB, 99% dello spazio Adobe RGB e 99% dello spazio P3. Seppur come detto prima a noi interessano particolarmente la copertura degli spazi Adobe RGB e sRGB, questo è il primo monitor della serie SW di BenQ a dichiarare una copertura così elevata dello spazio P3. Questo ci indica non solo un certo orientamento verso il mondo video, ma anche (e per me soprattutto) una fantastica affinità verso il mondo degli schermi Apple che permetterà una visualizzazione tra dispositivi ancora più consistente.
Ancora una volta il monitor viene fornito con un certificato di taratura individuale che mostra la mappa di uniformità e il DeltaE inferiore a 2: questo non serve tanto per usare il monitor appena uscito dalla scatola (ricordate che calibrare e profilare il monitor è semplicemente essenziale e indispensabile per sfruttarlo a piene potenzialità) ma per verificare la qualità del pannello, in termini di uniformità ed fedeltà cromatica raggiungibile. Il contrasto è di 1000:1.
Ma il BenQ SW272U ha molto di più da offrire.
Il modello SW272U è caratterizzato anzitutto da un pannello da 27” con risoluzione 4k (3840×2160 pixel), e questa è la fondamentale differenza dal suo gemello SW272Q con pannello d 27” ma rosoluzione a 2k (2560×1440 pixel). Questa risoluzione definisce una densità pari a 163PPI che ritengo assolutamente ottimale, essendo normalmente abituato a lavorare (e quindi a contrasto e a nitidezza apparente) del mio Apple MacBook Pro con schemo da 226PPI ed essendo interessato alla stampa fotografica.
Parlando invece di connettività, il BenQ SW272U dispone non solo di un lettore di memroy card SD/SDHC/SDXC/MMC, ma anche 2 porte HDMI, 1 porta DisplayPort, 1 porta USB-B, 1 porta USB-C, 2 porte USB-A. Come sempre vi suggerisco di collegare il monitor al vostro computer attraverso l’uscita USB-C: questo non permetterà solo di semplificare le operazioni calibrazione e di evitare alcune problematiche legate all’uso delle connessioni HDMI, ma anche di minimizzare il numero dei cavi connessi in quanto la porta USB-C provvederà ad alimentare direttamente il vostro portatile con 90W, rendendo quindi non necessario l’uso di un alimentatore esterno!
Come tutti i monitor della serie SW, anche il BenQ SW272U permette la Calibrazione Hardware. Se vi serve un piccolo ripasso sul tema, ricordate che quando andate a calibrare un monitor generico, le curve di correzione generate dal sistema sonda/software agiscono sulla scheda video del vostro computer. Uno dei principali limiti di questo metodo è che le curve di calibrazione gestite dalla scheda video permettono di agire solo su 256 livelli per colore (8 bit), quindi appena sufficienti per la corretta visualizzazione di un’immagine fotografica. La calibrazione hardware invece prevede che le curve di correzione vengano applicate alla LUT (Look Up Table) interna al monitor stesso, permettendo non solo una maggior costanza nel tempo della calibrazione effettuata, ma di non avere di fatto limitazioni nella resa cromatica delle tonalità grazie al numero superiore di livelli per colore disponibili. Il BenQ SW272U dispone di una LUT 3D da 16 bit e quindi di gestire ben 65.536 livelli per colore (anziché 256).
Per effettuare la calibrazione hardware possiamo utilizzare il nuovo software BenQ Palette Master Ultimate, di cui parleremo separatamente più tardi. Come sempre vi sconsiglio l’uso di del software nativo del colorimetro o soluzioni open source come DisplayCAL poichè non permettono di effettuare la calibrazione hardware e quindi non sfruttereste al massimo il vostro monitor.
Per BenQ l’accuratezza cromatica è una priorità assoluta e anche in questo monitor viene implementa la ormai famosa tecnologia AQCOLOR che ci permette di ottenere una incredibile fedeltà cromatica, transizioni di colore naturali e gradazioni omogenee. Se pensate che sia più una trovata pubblicitaria che altro, vi ricordo che i monitor BenQ che riportano la tecnologia AQCOLOR hanno ottenuto le certificazioni Calman Verified e Pantone Validated.
In termini di uniformità, il BenQ SW272U implementa una nuova generazione di Uniformity Technology di BenQ che garantisce una consistenza di visualizzazione indipendentemente dall’area utilizzata sullo schermo.
Ciliegina sulla torta di questo nuovo monitor BenQ SW272U è la presenza del nuovo rivestimento superficiale opaco dello schermo. Si tratta di una nuova tencologia che permette di ottenere una bassissima riflessione della luce incidente, ed un effetto ottico molto simile a quello della carta stampata. In questo BenQ ha fatto davvero passi da gigante rispetto alle precedenti generazioni di monitor della serie SW, rendendolo semplicemente perfetto per tutti gli amanti della stampa (come il sottoscritto!)
Poichè anche l’occhio vuole la sua parte, un ultimo positivo commento va fatto sul design: davvero bello e moderno, con uno pannello edge-to-edge e una profondità davvero minimale, dotato infine di una pedana di appoggio rivestita in similpelle.
È quasi ora di andare finalmente a vedere la ricca dotazione inclusa con il BenQ SW272U.

8-bit + FRC o 10-bit?
Visto che tanto è sempre una delle prime domande che mi viene fatta ed un mito da sfatare, via il dente via il dolore! Il BenQ SW272U non è un monitor con una profondità colore a10 bit ma a 10 bit ottenuti con 8 bit + FRC.
Che cosa significa nel mondo reale?
Detto in modo ultra semplificato, singifica che per ottenere la possibilità di visualizzare 1,07 miliardi di colori (10 bit appunto) per ciascun pixel si uttilizza la tecnologia chiamata Frame Rate Control (FRC) che manipola i pixel in modo che lampeggino due colori alternati così velocemente da farci percepire tutte le sfumature possibili dei 10 bit. In sostanza, viene sfruttata la tecnologia e i limiti del nostro sistema visivo per ottenere lo stesso risultato di pannelli a 10 bit, permettendo però di contenere drasticamente i prezzi a pari prestazioni. Si, dico a pari prestazioni perchè per riuscire a scorgere la differenza tra un pannello 8 bit + FRC e 10 bit dovreste essere in fase di editing di un video con ingrandimento ad almeno il 500%..e dovreste avere anche una ottima vista!
Non è pertanto assolutamente un tema da prendere minimamente in considerazione nella fotografia, pertanto potete stare assolutamente tranquilli.

Unboxing del BenQ SW272U
La prima cosa che noto ogni volta che ho tra le mani un monitor BenQ è l’incredibile cura che viene data all’imballo. Potete stare davvero tranquilli che anche ordinando online un monitor BenQ (e vi consiglio di farlo perchè se mi contattate in privato posso darvi un sconto sull’acquisto) vi arriverà assolutamente intatto. Un plauso va a chi ha progettato il sistema ad incastro interno!
Come sempre BenQ non lesina sulla dotazione, perchè insieme al monitor e al suo sistema di supporto troviamo:
- Manuale di istruzioni
- Cavo di alimentazione
- Dotazione completa di cavi (HDMI, USB-A, USB-B, USB-C)
- Hotkey Puck G3
- Protezioni paraluce
L’installazione del BenQ SW272U richiede davvero pochi secondi, e il monitor una volta acceso non richiede alcuna configurazione (ma come vi dicevo, assolutamente consigliata la calibrazione e profilazione)
Se possibile, collegate il monitor direttamente con il cavo USB-C in modo da avere un solo cavo che gestisce segnale video, dati e alimentazione. Se non avete una porta USB-C sul vostro laptop, il cosniglio è quello di utilizzare come cavo di collegamento un DisplayPort, anche se questo non fornirà l’eventuale alimentazione al vostro laptop. Sconsigliato l’utilizzo del cavo HDMI, anche se in assenza di altro ce lo faremo andare più che bene.
Ricordate inoltre che quando volete effettuare la calibrazione hardware, se utilizzate come collegamento del monitor un cavo DisplayPort o HDMI, durante le operazioni di calibrazione dovrete anche collegare il cavo USB-B per permettere lo scambio di dati tra monitor e programma di calibrazione.
Nuovi Menu OSD, Hotkey Puck G3 e GamutDuo
Il BenQ SW272U è il primo monitor della nuova generazione di monitor denominata SW20 e questo significa l’introuzione di un sacco di migliorie sotto il cofano. Di questa nuova generazione di monitor una delle prime cose di cui possiamo godere è la nuova interfaccia grafica del menu OSD: chiara e di facile da navigare grazie al tasto di controllo a quattro vie posto nella parte inferiore del monitor.
Un’altra miglioria arriva con l’Hotkey Puck che giunge alla versione G3: si tratta di un piccolo dispositivo di controllo esterno che permette di effettuare regolazioni rapide e di accedere al menu OSD. Questo accessorio è particolarmente utile poichè permette di richiamare velocemente fino a tre calibrazioni memorizzate. Questo significa che posso memorizzare ad esempio una calibrazione per la post-produzione ed una per la stampa per poi passare da una all’altra con un solo click. La versione G3 è finlmente dotata di connettività wireless, quindi un altro cavo in meno sulla scrivania!
Resta invece presente e inalterata la tanto gradita funzionalità GamutDuo che permette di collegare simultaneamente due sorgenti video al monitor (anche dallo stesso computer) per avere una visualizzaizione contemporanea a schermo di una immagine in due spazi colore diversi! Questo ad esempio è utilissimo in fase di stampa di una immagine, o semplicemente per vedere contemporaneamente la differenza di visualizzazione con gli spazi sRGB e Adobe RGB.
BenQ SW272U e la stampa fotografica
La gamma di monitor SW di BenQ è stata progettata per coprire al meglio lo spazio colore Adobe RGB, e questo ci indica che questo monitor è davvero pensato non solo per chi pubblica le proprie immagini online, ma anche per chi le stampa, a casa o in laboratorio.
Inoltre come abbiamo detto il BenQ SW272U ha un nuovo rivestimento superficiale opaco davvero unico. Oltre ad essere antiriflesso e permetterci quindi di lavorare anche in condizioni di illuminazione non perfetti, simula in qualche modo l’effetto visuale della carta, permettendoci veramente di pregustare al massimo quello che sarà il risultato finale.
Infine, per ottenere un risultato di stampa davvero in linea con le aspettative e con quello visualizzato a schermo (se avete calibrato e profilato il monitor correttamente e come vi ho insegnato!) possiamo sfruttare il software BenQ Paper Color Sync. Questo software ci permette di visualizzare la nostra immagine riducendo al minimo la differenza di colori e contrasto tra monitor e stampa. Una volta che sullo schermo è visualizzata la previsione del risultato di stampa (tenendo in considerazione la precisa combinazione di stampante e carta) è possibile adattare la nostra post-produzione per ottenere una stampa congruente.
Al momento purtroppo Paper Color Sync supporta ancora un numero limitato di combinazioni stampante/carta, ma BenQ sta lavorando per rendere disponibili sempre più carte commerciali.
Il software BenQ Palette Master Ultimate
Contestualmente al rilascio del BenQ SW272U è stato rilasciato il nuovo BenQ Palette Master Ultimate (PMU), cioè il nuovo software gratuito di BenQ per poter effettuare la calibrazione hardware (cioè quella che permette di scrivere alcune informazioni direttamente all’interno di un chip nel monitor per ottenere una ccuratezza cromatica ancora superiore).
Seppur compatibile con i monitor SW10 (cioè quelli appartenenti alla precedente generazione BenQ come il BenQ SW321C e gli altri SW da 27”), PMU è stato ottimizzato per la nuova generazione di monitor BenQ e permette di ottenere una calibrazione e profilazione in tempi inferiori di circa il 50% e con una maggior accuratezza (si raggiungono valori di DeltaE incredibilmente bassi).
Come sempre vi suggerisco di usare senza indugio PMU rispetto ad altri software poichè è l’unico (insieme al vecchio PME che però a questo punto non vi consiglio di usare) che permette di effettuare la calibrazione hardware.
QUI trovate una guida passo passo su come calibrare e profilare il vostro monitor BenQ con Palette Master Ultimate.

Esperienza d’uso sul monitor BenQ SW272U
Dopo oltre un mese di test assidui sul BenQ SW727U, senza dubbio posso affermare che la linea SW si rinnova nel migliore dei modi.
Il nuovo design pulito ed essenziale sia nel pannello che nel supporto richiama la bellissima serie BenQ PD, e stare seduto davanti ad esso è davvero un piacere, oltre che appunto essere bello da vedere nel mio studio.
La qualità del pannello è indiscutibile: grazie alla Uniformity Technology di BenQ ogni lavoro è consistente da un angolo all’altro dello schermo e quando sfruttiamo Palette Master Ultimate per la calibrazione e profilazione del monitor portiamo il BenQ SW272U al massimo delle sue potenzialità nella accuratezza cromatica. Non sono presenti criticità di Backlight Bleeding, sottolineando così ancora una volta la maturità a cui è giunta BenQ nella creazione dei suoi pannelli.
Il collegamento con il solo cavo USB-C funziona alla perfezione: il monitor alimenta a 90W il mio MacBook Pro e lo stesso cavo gestisce i segnali video e dati, rendendolo di fatto l’unico cavo sulla scrivania oltre all’alimentazione del monitor stesso.
Con la sua dimensione da 27” e risoluzione 4K, rende la densità a 163PPI che ritengo essere un valore di compromesso ben bilanciato tra densità più elevate come quelle dei laptop di ultima generazione e le necessità di preparazione delle stampe fotografiche, permettendo la gestione del contrasto e dello sharpening davvero semplice in ogni immagine.
Oltre a quanto sopra, copertura pressochè totale dello spazio Adobe RGB, il coating antiriflesso e opaco dello schermo e il software Paper Color Sync fanno del BenQ SW272U un monitor perfetto per chi ama la stampa.
Infine, altro dettaglio che mi ha piacevolmente sorpreso è il prezzo di vendita, assolutamente competitivo se rapportato a tutte le funzioni descritte e alla qualità complessiva e addirittura inferiore alle precedenti generazioni di monitor SW da 27”.

Conclusioni
Insomma, il BenQ SW272U è promosso a pieni voti, e lo adoro al punto tale che sto già preparando su di esso un grosso ed importante lavoro personale legato alla stampa fotografica, dove non ho veramente margine di errore.
Se siete alla ricerca di un nuovo monitor fotografico senza compromessi ma ad un prezzo contenuto, credo che il BenQ SW272U possa davvero fare al caso vostro.
Se foste interessato a questo o ad altri montiro BenQ, vi ricordo che scrivendomi in privato potete ottenere il mio codice sconto per l’acquisto dei monitor BenQ ad un prezzo ulteriormente agevolato.