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Nel corso degli ultimi anni, anche grazie alla diffusione di filtri fotografici di alta qualità, la tecnica della Lunga Esposizione è diventata sempre più popolare tra i fotografi professionisti e non. Seppur tale tecnica possa essere utilizzata anche in uno studio fotografico o in ambiente urbano, senza dubbio il perfetto settore di applicazione delle lunghe esposizioni è la fotografia di paesaggio.
Sfortunatamente spesso capita che il risultato ottenuto è ben lontano dalle nostre aspettative, e quindi si finisce facilmente a classificare le lunghe esposizioni come una tecnica demoniaca e complicata da accantonare. Seguendo però questa guida passo passo alle lunghe esposizioni scoprirete quanto è semplice ottenere un buon risultato al primo tentativo (o quasi!)
1 – Scegliere i giusti filtri
Per realizzare una Lunga Esposizione avrete bisogno di un filtro a Densità Neutra, comunemente noto come filtro ND.
La crescita dell’interesse nelle Lunghe Esposizioni da parte dei fotografi e l’introduzione sul mercato di filtri fotografici è cresciuta quasi di pari passo. Questo ha fatto si che da un lato i fotografi abbiano a disposizione davvero tanti filtri tra cui scegliere, ma dall’altro come sempre il paradosso della scelta (altrimenti detto, la sovrabbondanza di prodotti disponibili sul mercato) ci confonde al momento dell’acquisto. Pertanto, poichè per scattare delle lunghe esposizioni occorrono dei filtri fotografici, meglio avere sempre bene a mente:
- Puntate sulla qualità, non sulla quantità
- Non vi servono mille filtri: bastano un ND8 (3 Stop), un ND64 (6 Stop), un ND256 (8 Stop) e un ND1000 (10 Stop)
- Se non sapete da quale partire, scegliete l’ND64 (6 Stop)
- Evitate filtri in resina
- Puntate al vetro ottico, ma senza inutili rivestimenti
Circa l’ultimo punto, bene i rivestimenti anti IR e idrofobico (che ci permetterà di pulire facilmente il filtro in campo).
Diffidate invece in particolare dei rivestimenti antigraffio o anticaduta. Hanno la stessa utilità di un filtro UV (nulla) e peggiorano solo la qualità ottica del filtro, andando così a rovinare la qualità del vostro scatto (è come applicare una pellicola ad un vetro). Il vostro obiettivo e preoccupazione in campo deve essere quello di realizzare uno scatto nitido e senza dominanti, non quello di non far cadere il filtro..
2 – Studiate il meteo
Una giornata senza nuvole è una ottima giornata per bersi una birra in compagnia degli amici al bar, non per fare lunghe esposizioni. Allo stesso modo è vero il detto “non può piovere per sempre”, quindi non rassegnatevi a priori ad un pomeriggio di PlayStation.
Sfruttate le immagini satellitari piuttosto che i siti delle previsioni del meteo: questi ultimi sono troppo generici mentre le immagini satellitari ci permettono di capire meglio come la situazione evolverà nel breve o medio periodo
3 – Visitate la location di scatto con largo anticipo
Cercate di andare sulla location di scatto con largo anticipo in quanto vi servirà tempo sia per trovare un’ottima composizione, sia per visualizzare nella vostra mente come la lunga esposizione sarà. Infatti in una lunga esposizione il mondo sarà completamente diverso da quello che vedete in quel momento con i vostri occhi: dovete sforzarvi a vedere con gli occhi della mente, cercando composizioni armoniose che includano soggetti in movimento, provando a capire la direzione delle nuvole e l’intensità del mare.
Cercate di evitare di inserire il sole nella vostra composizione poichè il suo movimento rovinerà la vostra lunga esposizione oltre a creare una zona di sovraesposizione impossibile da recuperare. Trucco: se non potete fare a meno di avere il sole nella composizione, aspettate a scattare quando sarà coperto da una nuvola!
4 – Usate un cavalletto
Posizionate la vostra macchina fotografica su un cavalletto e installate tutti gli accessori quali il telecomando di scatto remoto e holder portafiltri (se utilizzate i filtri a lastra). Sempre se usate i filtri a lastra, è il momento di installare anche eventuale polarizzatore e filtro GND, ma assolutamente non installate il filtro ND.
Come scatto remoto consiglio sempre quello programmabile con cavo, e decisamente NON quelli originali Canon o Nikon..con una ventina di euro ne comprate uno compatibile su Amazon che funzionerà altrettanto bene.
5 – Componete e bloccate la messa a fuoco
Affinate la composizione scelta con la macchina sul cavalletto, effettuate la messa a fuoco e bloccate la messa a fuoco.
Se usate una lente con sola messa a fuoco manuale, detto fatto! Se utilizzate una lente con autofocus, mettete a fuoco premendo a metà il tasto di scatto e una volta che la macchina ha messo a fuoco, sempre mantenendo premuto sino a metà il tasto di scatto, spostate la levetta della messa a fuoco da Auto a Manuale. Se utilizzate il tasto di back-focus, premetelo per mettere a fuoco e agite allo stesso modo sulla levetta della messa a fuoco (per sicurezza).
Non importa se mettete in Manuale sul corpo macchina o sull’obiettivo: l’effetto è il medesimo e basta mettere in manuale uno dei due (quello più comodo per voi)
6 – Esponete correttamente
Impostate ora la modalità di scatto della fotocamera su Manuale (M) o in Priorità Diaframma (A/Av). A questo punto selezionate un coretto valore del diaframma in accordo alla scena (per i paesaggi vi ricordo di prediligere f/8 o f/11) e eseguite il cosiddetto “Test Shot” (scatto di prova), ancora una volta senza nessun filtro ND installato. Questa scatto di prova si può ritenere completato nel momento in cui otteniamo una corretta esposizione. Per determinare se l’esposizione è corretta, visualizzate l’istogramma (non fidatevi mai del vostro display, è sempre troppo luminoso). Vero, non esiste un istogramma universalmente corretto, ma esistono istogrammi che sono universalmente non corretti, cioè quelli spsotati eccessivamente a destra o a sinistra (per cui l’immagine sarà rispettivamente sovraesposta o sottoesposta). Una volta completato il test, annotatevi da qualche parte il tempo di scatto che avete usato per ottenere il Test Shot.
7 – Installate il filtro ND
A questo punto è finalmente giusto il momento di installare il vostro prezioso filtro ND. Se il filtro è molto denso (ad esempio 8 o 10 stop) vi accorgerete che non sarete più in grado di vedere nulla attraverso il Live View o l’oculare. Non preoccupatevi, se avete seguito la guida fino a questo punto vi accorgerete che avete già eseguito sia l’affinamento della composizione e la messa a fuoco!
Voi siete ciechi, ma la vostra maccina fotografica ci vede benissimo.
8 – Selezionate la modalità di scatto Bulb (B)
Senza modificare nessun altro parametro (ISO e Diaframma) di quelli usati per il nostro Test Shot appena realizzato, è giunto il momento di selezionare sulla nostra macchina fotografica la modalità di scatto Bulb (B). La modalità Bulb ti permetterà di effettuare uno scatto superiore ai 30 secondi massimi imposti dalla macchina fotografica.
9 – Scatta la tua Lunga Esposizione
È finalmente ora di scattare la tua Lunga Esposizione! Ma quando dobbiamo lasciare aperto l’otturatore? La risposta è meno complicata di quanto potreste aspettarvi. Per prima cosa prendete il valore del tempo di esposizione risultate dal “Test Shot” che avete appena ottenuto. Ora dovete compensare tale tempo per la densità introdotta dal filtro che avete installato. Ad esempio, se il Test Shot (e quindi la nostra corretta esposizione)ha un tempo di scatto risultate pari ad 1/15 di secondo, aggiungendo un filtro da 10 stop (il famoso ND1000) il nuovo tempo di scatto sarà di circa 60 secondi! No, non è necessario fare conti matematici in campo: esistono sia tabelle di conversione, sia applicazioni che vi permettono di calcolare il vostro tempo di scatto in un istante!
10 – Controllate di nuovo l’Istogramma
Una volta eseguito lo scatto con il tempo calcolato, controllate di nuovo l’Istogramma. Se l’istogramma è approssivamente uguale a quello del Test Shot (o comunque non risulta ne sovraesposto ne sottoesposto), missione compiuta! Se risulta troppo spostato a destra o a sinistra, ripetete lo scatto con filtro ND montato aggiustando il tempo di scatto in accordo (aumentate il tempo se l’istogramma è troppo a sinistra e diminuite il tempo se è troppo a destra).
Facile vero? O comunque sicuramente più facile di fare esposizioni con tempi di scatto a caso, rischiando solo di perdere in una lunga esposizione con tempo di scatto on corretto quella luce magica che come sapete dura solo pochi minuti se non secondi!
È giunto il momento di andare in campo e provare, ricordandoci sempre che la pratica è senza dubbio il miglior modo per apprendere rapidamente. Per ogni dubbio o domanda, non esitare a scrivermi!