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Ultimo Aggiornamento: #3 Novembre 2022
Introduzione
Non mi stancherò mai di sottolineare quanto sia importante lavorare con un monitor fotografico calibrato e profilato in quanto questo rappresenta la base per ottenere immagini davvero pronte per la pubblicazione online o la stampa.
Come sapete le operazioni di calibrazione e profilatura possono essere eseguite in differenti modi, combinando componenti software e hardware (sonde) anche di differenti fornitori.
Se avete acquistato un monitor BenQ della serie SW avete la possibilità di sfruttare un software in più, cioè quello da loro realizzato specificamente per il vostro monitor fotografico: stiamo parlando di Palette Master Element (PME).

Perché usare Palette Master Element
Se una volta acquistata la componente hardware di calibrazione siamo vincolati ad essa (per questo è opportuno acquistare quella giusta, ed io pertanto vi consiglio la soluzione X-Rite i1Display Pro che trovate recensita QUI), sulla componente software abbiamo molta più flessibilità, e questo è solo un bene.
Palette Master Element, a differenza di altri software (come lo stesso iProfiler o il molto amato DisplayCAL) ci permette di sfruttare uno dei veri vantaggi del nostro monitor BenQ serie SW: la calibrazione hardware.
La calibrazione hardware prevede che le curve di correzione (output del software di calibrazione usato) vengano applicate alla LUT (Look Up Table) interna al monitor stesso invece che alla scheda video avviene come nella cosiddetta calibrazione software. Questo permette non sono di avere una maggior stabilità nel tempo della profilazione effettuata, ma di fatto di non avere limiti nella correzione della resa cromatica delle tonalità grazie al numero superiore di livelli per colore gestibili dai 14 bit o 16 bit 3D della LUT.
Visti i vantaggi di Palette Master Element, vediamo ora di come usarlo al meglio per calibrare e profilare il nostro monitor BenQ.

Preparazione del monitor
Come per la calibrazione effettuata attraverso il software i1Profiler (che potete leggere QUI), prima di usare Palette Master Element è opportuno effettuare alcune operazioni preliminari sul proprio computer.
Per prima cosa puliamo il monitor. Sembra banale, ma sporcizia o impronte digitali in corrispondenza della superifice dove appoggeremo la nostra sonda potrebbero compromettere la profilazione.
Fatto questo, per prima cosa, è bene resettare qualunque impostazione manuale che abbiate fatto al vostro monitor. Per farlo, entriamo nel menu OSD e su Sistema selezioniamo “Resetta tutto”. (Quanto compare sul vostro monitor potrebbe variare da monitor a monitor, ma credo il concetto sia chiaro).
Se come me state profilando il monitor attraverso un Mac, ecco qualche impostazione suggerita da impostare in Preferenze di Sistema prima di iniziare a calibrare:
- Disabilitate lo screensaver
- In Display, assicuratevi che “Night Shift” o “True Tone” non sia attivo
- In Risparmio Energia, disabilitate le varie modalità di risparmio energia
Altra cosa molto importante, prima di effettuare la calibrazione lasciate il monitor acceso per almeno mezz’ora: in questo modo tutti i componenti si stabilizzeranno termicamente, simulando al meglio le condizioni in cui lavoreremo successivamente.
ATTENZIONE: Se state usando il nuovo macOS Ventura occorre effettuare qualche operazione preliminare in più altrimenti la calibrazione e profilazione falliranno. Nello specifico, in Impostazioni Sistema -> Display ricordatevi di:
- Disabilitate la regolazione automatica della luminosità nel pannello dello schermo Apple
- Impostare il display Apple come Display Principale
- Nel pannello relativo al display Apple, premete su Avanzate e disabilitate la riduzione della luminosità schermo quando in uso la batteria
- Disabilitare la modalità HDR nel pannello dello schermo BenQ
Infine disabilitate le modalità di risparmio energetico e screensaver da Impostazioni Sistema -> Blocco Schermo
Siamo finalmente pronti a calibrare con Palette Master Element
1 – Operazioni preliminari
Per prima cosa, scarichiamo gratuitamente Palette Master Elements dal sito di BenQ: QUI il link alla pagina del software del mio BenQ SW271.
Una volta installato, colleghiamo la sonda al nostro computer e apriamo l’applicazione Palette Master Elements. IMPORTANTE: se non usate un cavo USB-C, ricordatevi di collegare il monitor BenQ al computer non solo attraverso il cavo video (HDMI o DisplayPort ) ma anche usando il cavo USB-B (quello “quadrato”) che avete trovato nella confezione. Questo è essenziale al fine di eseguire la calibrazione hardware, e se non lo fate riceverete da Palette Master Elements un errore di driver FTDI che vi impedirà di proseguire.
Suggerimento addizionale: per una maggior affidabilità vi consiglio di collegare la sonda non alla porta USB del vostro computer, ma ad una di quelle laterali presenti sul vostro monitor BenQ. (Ricordate che le porte laterali si attivano solo dopo aver effettuato la connessione USB del monitor al computer di cui parlavamo poco fa).
2 – Impostazioni di profilazione e Impostazioni Schermo (Display Settings)
Una volta aperta l’applicazione, la prima cosa da fare è selezionare la modalità “Avanzata. Non preoccupatevi, stiamo semplicemente prendendo il controllo di tutti i parametri importanti per ottenerne una corretta calibrazione e profilatura e se seguirete questa guida sarà tutto davvero semplicissimo.
Premiamo ora su “Avvia” e assicuriamoci che nella colonna di sinistra sia evidenziato “Profilatura / Profilation”.
Premendo nuovamente su “Avanti” ci sposteremo nella sezione “Impostazioni Schermo ” di Palette Master Element, dove ci troveremo di fronte una serie di parametri da impostare.
Relativamente al Punto di Bianco, selezioniamo D65 che corrisponde ai 6500K che di fatto rappresenta uno standard in caso di utilizzo primario per post produzione e pubblicazione online. Se volete creare un profilo per la stampa, troverete online un sacco di consigli per crearne uno a temperatura più calda, quale ad esempio 5500K, per avere una miglior corrispondenza tra visualizzato e stampato. Non credo sia corretto e vi sconsiglio di farlo, e non cadete nel trabocchetto dell’ “è come la luce del sole”, perchè non lo è. La profilazione corretta è quella che prevede il punto di bianco in accordo con la specifica sorgente luminosa dell’osservatore. Se questa è indeterminata o non costante, vi suggerisco di lasciare D65. La stampa è un tema chiaramente complesso, e questo concetto che sto banalizzando richiederebbe un approfondimento specifico, che potete trovare nelle mie lezioni. Nel frattempo, prendete quanto sopra come un buon punto di partenza per i vostri esperimenti!
Passando ad Primari RGB, potremmo andare a scegliere l’insieme che ci interessa per la specifica calibrazione, come Adobe RGB o sRGB. Seppur questo argomento sia molto controverso, io vi consiglio senza dubbio di andare a selezionare Panel Native. Questo vi garantisce di utilizzare il pannello del vostro BenQ al massimo gamut volume disponibile, che significa farlo lavorare direttamente per come è stato progettato senza mappature dinamiche che ne inficiano la qualità. Utilizzare Panel Native non preclude assolutamente la possibilità di visualizzare correttamente immagini alle quali è associato lo spazio colore Abobe RGB o sRGB, ma di fatto ne rende la visualizzazione più accurata.
Circa Luminanza, inseriamo il valore di 120 cd/m2 se abbiamo prima selezionato D65 (sconsiglio il tanto suggerito 160 cd/m2). In caso di profilazione per la stampa, questo valore risulterebbe troppo elevato e rischierebbe di farvi ottenere stampe troppo scure. Per questo motivo in caso di profilazione per la stampa impostiamo tra 70 e 90 cd/m2 (a seconda della carta..se non sapete dove iniziare, partire da 80 cd/m2).
TRUCCO: poiché diverse situazioni richiedono diverse combinazioni di impostazioni, vi suggerisco di crearvi differenti profili da attivare quando necessario sfruttando il mitico Hotkey Puck. Personalmente uso due calibrazioni:
- Post produzione: D65, 120 cd/m2, Native (Primaries RGB)
- Stampa: D65, 70 cd/m2, Native (no, non sono da 5000K..nei miei workshop scoprirete perchè)
Lasciamo la Gamma impostata su 2.2 e impostiamo il Punto di nero su Relativo. Questa impostazione è molto personale e vi invito a fare qualche prova. Di fatto impostando Zero Assoluto fareste si che il vostro monitor BenQ vada ad utilizzare il massimo contrasto disponibile, visualizzando il nero più profondo che è in grado di rappresentare. Selezionando però Relativo dovreste ottenere un nero più neutro, grazie al fatto che il monitor seguirà la curva di gamma completamente fino al punto di nero. Sia che pubblichiate le vostre foto online o che le stampiate, vi permetterà di ottenere immagini più bilanciate in termini di contrasto.
Attenzione! Dalla versione 1.3.12 di PME non troverete più l’opzione Relativo per il punto di nero, ma sarà necessario inserire manualmente il valore in nits. PME suggerisce un valore base di 0.5 ma vi sconsiglio di utilizzarlo: facendolo i vostri neri saranno poco profondi, con una percezione di opaco nelle vostre immagini. A valle di diversi test, vi suggerisco di inserire il valore 0.1 in caso di profilazione per post-produzione. Per la stampa, 0.1 se profilate per carte lucide, mentre 0.3 per carte opache.
Quando siamo abbiamo terminato di inserire queste impostazioni, premiamo nuovamente su “Next”.
3 – Misurazione
In questa sezione andremo a specificare alcuni importanti impostazioni per effettuare una corretta profilazione.
Anzitutto andiamo a definire il nome con cui il risultato della profilazione, cioè il file .ICC, verrà nominato. Palette Master Element di BenQ ci da un suggerimento, che di solito accetto in quanto è comprensivo di alcuni dettagli utili quali la data di calibrazione, il punto di nero scelto e così via.
Successivamente dovremo scegliere la versione del profilo che vigliamo creare. Anche se è naturale pensare che l’ultima versione sia la migliore, vi suggerisco di scegliere v2 per garantire al profilo che andremo a creare la massima compatibilità.
A questo punto andiamo a selezionare un altro importantissimo parametro: il tipo di profilo. Il nostro monitor BenQ ci mette a disposizione di una LUT, pertanto selezioniamo senza indugio 16 bit LUT dal menu a tendina.
Poichè vogliamo far si che le curve di correzione che la profilazione genera siano il più accurate possibili, selezionamio infine la più grande delle possibili patch di misurazione.
Quando abbiamo terminato con questi settaggi, premiamo su “Avvia Misurazione” sotto l’immagine della patch.
A questo punto ci compariranno delle schermate che ci invitano al posizionamento della sonda sullo schermo. Una volta fatto e premuto su “Continua” la profilazione vera e propria ha inizio.
La durata dipende dalla grandezza della patch utilizzata, ma in ogni caso l’operazione non richiede molto tempo.
4 – Validazione della calibrazione
Una volta terminata la misurazione, Palette Master Element ci mosytra un report di calibrazione dove possiamo vedere come è andata, con particolare riferimento a Luminanza e Temperatura Colore.
Per verificare però che la nostra profilazione abbia avuto un esito davvero positivo, Palette Master Element ci invita ad eseguire una convalida di calibrazione, che accettiamo premendo il relativo tasto sotto il report di calibrazione.
Una volta terminata anche questa fase andremo a visualizzare in automatico un nuovo report che ci darà molti dettagli su come sono andate le cose.
Se tutto è andato a buon fine troverete la confortante scritta in verde che vi comunica che le nostre operazioni di calibrazione e profilazione sono terminate con successo, e da questo momenti possiamo chiudere l’applicazione in quanto il profilo ICC creato è già salvato e attivo.
Conclusioni
Palette Master Element rappresenta davvero un tool semplice e valido per effettuare la calibrazione e profilazione del vostro monitor BenQ SW. Anche se graficamente potrebbe essere migliorato e aggiornato, le sue funzionalità sono quelle che contano: PME è l’unico software che attualmente vi permette di effettuare la calibrazione hardware (scrittura LUT) del vostro BenQ SW, e per questo motivo non c’è veramente ragione per non sceglierlo durante la prossima calibrazione!